In Evidenza Ultime News 23 Aprile 2024
Il minimo comun denominatore
di Emanuela Balestrino
Per TuttoGelato n. 34
Sono tempi complessi quelli che viviamo, anche solo considerando l’ultimo lustro. Pandemia, guerre sempre più prossime, popoli senza terra, povertà diffusa, migrazioni prive di una destinazione sicura, crisi climatica e ambientale, eventi che ci raggiungono con il loro carico di dolore che diventa anche nostro. Che fare?
Prendendo esempio da ciò che analogamente già accade nel nostro settore e che raccontiamo nell’inchiesta, partendo dal contributo fattivo che ciascuno di loro ha dato e che ciascuno di noi può dare su uno o più fronti. In primo luogo reagendo al male, immaginando soluzioni, mettendosi in gioco, perché la salute, la pace, l’accoglienza e la ripresa sono a portata, sempre che non si sia soli a cercarle.
Dall’estero come in Italia, se un collega chiama e chiede supporto, ci si confronta, ci si organizza e si parte, ciascuno con il proprio meglio, che sia il cavallo di battaglia gelatiero, pasticcero o altro, per tramutarlo in risorse, in fondi per la ricerca, finalizzata alla cura delle malattie come delle fragilità, alla salvaguardia dell’ambiente e degli animali, in speranza e in energia che sostengono nuovi progetti apprezzati e portati a termine, perché fondati su valori condivisi.
In tutto questo si comprende sempre di più l’importanza dell’incontro e del confronto sul quotidiano come sul futuro, scoprendo nell’approfondimento della conoscenza quanti concetti ed esperienze uniscano e quanto siano minoritari quelli che dividono, tenendo conto di come le differenze siano sempre stimolanti e arricchiscano i rapporti. In ultima analisi, perseguire obiettivi nobili come quelli per cui si sono spesi i protagonisti delle nostre interviste unisce. E nulla come il volere il bene dell’altro costituisce un minimo comun denominatore comprensibile, condivisibile e su cui ciascuno può concordare.
Emanuela Balestrino