Ultime News 11 Settembre 2014
Stranezze cioccolato e gelato
Sono quelle stranezze di cui hai sentito parlare, irrompono sul web, balzano da un notiziario all’altro e scatenano di certo qualche polemica ma al contempo lasciano curiosi i lettori.
Ecco che si resta inizialmente perplessi nel leggere la notizia di un gelato che cambia colore all’assaggio, ovviamente non poteva non avere anche nome d’arte più “azzeccato”… Xamaleon, un’invenzione con tanto di ispirazione scientifica. È un fisico infatti l’imprenditore inglese, Manuel Linares, fondatore di Lick me I’m Delicious che lavora da anni con azoto liquido e luci fluorescenti, e che ha prodotto la strana novità. Nella vetrina in gelateria il gelato è di colore blu, mentre lo si mangia diventa viola! Sorprendente forse ancora di più il sapore alla frutta che ci rassicura davanti al sorprendente, e la novità sembra esser stata ben accolta in Spagna dove apre il primo shop dedicato.
Ha destato invece più preoccupazione il gelato che non si scioglie commercializzato alla famosa catena americana Wolmart. Lasciato al sole per 75 minuti ad una temperatura di oltre 25 gradi, il risultato lascia perplessi, tanto da chiedersi se sia davvero un alimento. Comprensibile il reclamo di una mamma americana alla catena di supermercati, dal taglio scientifico invece la risposta: il gelato non si scioglie completamente perché nella crema della farcitura ha un contenuto in grassi ridotto, è dunque anche più salutare e rispetta i parametri previsti dalla sanità.
Diverte invece pensare alla coloratissima e magica fabbrica di cioccolato Willy Wonka con tanto di esercito di nani quando leggiamo della barretta di cioccolato che resiste a temperature oltre i 40 gradi e non si scioglie. Nel momento in cui burro di cacao, olio vegetale e latte vengono triturati e mescolati in un contenitore con delle palline metalliche, lo zucchero aggiunto come da ricetta è ridotto in questo caso in particelle molto più piccole. Meno grasso dunque e più resistente alle alte temperature, ecco il segreto. La specialità di casa Cadbury è adatta ai paesi caratterizzati da climi caldi, in particolare quelli meno sviluppati dove i sistemi per mantenere la temperatura stabile sono insufficienti.
Ma quando si assiste infine al video prodotto nell’ambito di un home-made “Happy Meal Project” che mostra lo stato di un hamburger durante sei mesi, non ci si può certo meravigliare. Si tratta semplicemente di alimenti che non si decompongono perché troppo trattati con tanto sodio e agenti chimici a tal punto da non attirare neppure le muffe; continuano invece a solleticare l’acquolina dell’unica specie che crede forse siano alimenti “normali”, noi.