Provare questa ricetta dà l’opportunità di approfondire le conoscenze sul latte di capra e, per cominciare, di non cadere nell’errore di credere che il contenuto di grasso sia di molto inferiore a quello vaccino. Alessandro Racca fa però presente che “esso è molto variabile, a seconda delle razze e delle zone di produzione. È simile a quello del latte di vacca (dunque intorno al 4%) solo in casi eccezionali e per brevissimi periodi. Ci si ritiene soddisfatti, infatti, quando un buon latte di capra mantiene una percentuale di grasso pari al 3,5% nell’arco di tutto l’anno”